CRONACA del mini-unicorno verde dal pelo ispido (3° episodio): L’instancabile ricerca del vero
In due precedenti articoli ho avuto l’opportunità, grazie alla creazione di un ipotetico “mini-unicorno verde dal pelo ispido”, di interrogarmi sul valore di certe scoperte e persino dell’evoluzione della scienza, che rimane tuttora il riferimento.
In questi tempi estremamente turbolenti che sono i nostri, siamo entrati in un ciclo in cui il dubbio è la regola: riferimenti approssimativi, adattamenti intenzionali, argomenti estrapolati dal contesto, “verità alternative”, fake news fanno parte della nostra quotidianità.
I social media ci inondano di informazioni che, se non stiamo attenti, ci impediscono di prenderci il tempo per analizzarle.
Non stiamo più entrando in un periodo di informazione, ma di “stereotipia” la cui situazione è aggravata dai social network ogni giorno.
Nella nostra professione di fisioterapisti ci troviamo spesso di fronte a metodi di insegnamento piramidali fin dall’inizio della nostra formazione: l’insegnante detiene la verità e, per ottenere il nostro diploma di laurea, dobbiamo riprodurla fedelmente.
Questo comportamento può essere, al limite, classificato come una “tendenza pavloviana”.
Al contrario, l’insegnamento costruttivista tiene conto del livello e del bagaglio di ogni persona, della sua sensibilità e dell’ambiente in cui vive, fisicamente e intellettualmente. In questo caso, l’insegnamento viene costantemente adattato alla capacità di accompagnamento, accettazione e critica dei destinatari.
Questa volta ci troviamo in un sistema che può essere considerato orizzontale, modulabile e che fa appello al ritmo dell’evoluzione e all’intelligenza di ogni studente.
Questa teoria costruttivista è stata sviluppata dallo svizzero Jean Piaget all’inizio degli anni 1920. Anche Lev Vygotski, Peter L. Berger e Thomas Luckmann, tra gli altri, parteciparono a questo sviluppo. Senza addentrarci in argomentazioni filosofiche, che esulano di gran lunga dalle nostre competenze, è possibile affermare che l’insegnamento della Rieducazione Posturale Globale-RPG® faccia chiaramente parte del modello costruttivista di insegnamento.
Questo è probabilmente il motivo per cui, fin dall’inizio del metodo, è stata usata la parola “collegialità”.
Mario Korell, responsabile dell’insegnamento del metodo nei paesi latinoamericani di lingua spagnola e che ha seguito una formazione approfondita in pedagogia costruttivista, ha rafforzato questa direzione umanistica dell’apprendimento.
Quindi lo sfuggente mini-unicorno verde dal pelo ispido ha una bussola.
Tuttavia, questo strumento è delicato da usare. Dipende dalle variazioni dell’ambiente e dall’adattabilità della persona che lo utilizza. Ha bisogno di essere continuamente ricalibrato, secondo le circostanze, grazie a un incessante lavoro oggettivo, teorico e pratico, secondo le ispirazioni di ciascuno, gli scambi, il miglioramento delle sue cure e l’evoluzione delle scienze, su cui deve esprimere un giudizio.
Quando un depistaggio si diffonde nelle comunità, qualunque esse siano, conosciamo fin troppo bene le drammatiche conseguenze, vale a dire i conflitti.
Ph. E. SOUCHARD
Maggio 2024