CRONACA I codici del mini-unicorno verde dal pelo ispido – 4° e ultimo episodio
Chi ha avuto la pazienza di leggere i primi episodi che trattano della Scoperta, che ho paragonato a un mitico mini-unicorno verde col pelo ispido, onnipresente e invisibile, sa che esse si rivela a volte, in modo fugace, a qualche ricercatore privilegiato.
Ho già spiegato che questi hanno in comune un lavoro ostinato, una curiosità insaziabile, un’insoddisfazione critica e, persino, un’autocritica…
Oggi mi sembra essenziale evocare l’importanza dell’educazione e ricavarne alcuni testi essenziali, che emergono da un’accozzaglia di informazioni poco interessanti e prive di fondamento. È bene dedicare qualche istante alla rilettura dei filosofi greci dell’antichità: Platone, Socrate, Epicuro… È emozionante e di grande attualità!
Gli specialisti puri nelle scienze esatte hanno le loro esigenze: non sono solo utili, ma indispensabili.
Ma siamo fisioterapisti e, anche se, come fisioterapisti specializzati in RPG, ci limitiamo all’apparato muscolo-scheletrico, trattiamo esseri umani. Come terapisti, dobbiamo quindi adottare un approccio più umanistico.
Almeno, tre testi più moderni hanno attirato la mia attenzione e sono, a mio parere, musica dolce per le orecchie del mini-unicorno verde. Facilitano la sua fugace apparizione, permettendoci di avanzare nella conoscenza.
Il primo è “Siamo forse fratelli”, la feroce risposta del Capo Indiano Seattle, nel 1854 al governatore Isaac Stevens di Washington, D.C., che stava cercando di riacquistare la terra dal popolo indiano. “Come si può comprare o vendere il cielo, il calore della terra? L’idea ci sembra strana. Noi siamo una parte della terra e lei è parte di noi” …“Almeno questo lo sappiamo: la terra non appartiene all’uomo. L’uomo appartiene alla terra. Tutte le cose stanno insieme. »
Il secondo è, ovviamente, “I have a dream“, di Martin Luther King, nel 1963:
“Oggi ho un sogno!” “È tempo di mantenere le promesse della democrazia. Ancora e ancora dobbiamo elevarci ad altezze maestose dove la forza dell’anima si unisce alla forza fisica. » … “Riteniamo che queste verità siano evidenti, che tutti gli uomini siano creati uguali”.E la terza è la meravigliosa canzone di John Lennon, “Imagine“…
Imagine all the people livin’ for today. Imagine all the people livin’ life in peace..
Immaginate tutte le persone che vivono per l’oggi. Immaginate tutte le persone che vivono la vita in pace.
Non esiste un dizionario della vita; non c’è una guida… Ma ci sono inumeri altri riferimenti, fondamentali, che ci ricordano da dove veniamo, la nostra ricerca di conoscenza…
Senza memoria, non possiamo sapere chi siamo e dove andiamo…
Philippe E. Souchard
Giugno 2024.