La muscolatura ipertonica: una componente di ogni condizione patologica muscolo-scheletrica del tratto lombosacrale Pt. 1

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La muscolatura ipertonica: una componente di ogni condizione patologica muscolo-scheletrica del tratto lombosacrale Pt. 1

Quando ci si approccia alla zona lombare e pelvica, è molto importante comprendere il meccanismo, o la fisiologia, di come funziona questo distretto corporeo.
Quando una persona ha una condizione patologica, i meccanismi sono alterati.
Ogni condizione patologica ha un suo meccanismo fisiopatologico, che, una volta compreso, può guidare il ragionamento clinico riguardo agli strumenti terapeutici da utilizzare e questo vale per tutte le condizioni patologiche muscolo-scheletriche.

Applicare un “ricettario”, qualunque esso sia, potrebbe essere inefficace se non addirittura dannoso, è necessario incoraggiare l’apprendimento di come scegliere i percorsi terapeutici per aiutare un paziente in modo sicuro ed efficace.

Le più comuni condizioni patologiche e fisiopatologiche muscolo-scheletriche, del tratto lombo-sacrale, sono associate ad una muscolatura ipertonica (tesa)  (di solito è una componente di ogni condizione muscolo-scheletrica)

Deformazioni morfologiche della colonna vertebrale come:

  1. Scoliosi
  2. Antiversione pelvica e colonna lombare iperlordotica
  3. Retroversione pelvica e colonna lombare ipolordotica

che sono spesso legate a disfunzioni, sindromi, aspetti degenerativi o ad esiti di eventi traumatici come

  1. Disfunzioni articolari lombari
  2. Disfunzioni  dell’articolazione sacroiliaca
  3. Sindrome di Piriforme
  4. Sindrome delle faccette
  5. Condizioni patologiche del disco spesso associate a  sciatalgia
  6. Malattia degenerativa delle articolazioni (DJD)
  7. Spondilolistesi
  8. Distorsioni e stiramenti

La muscolatura ipertonica

La muscolatura ipertonica (tesa) o accorciata o rigida è, quindi, una condizione importante da considerare per due motivi:

1. È la condizione più comune che un terapista manuale dovrà affrontare.
2. Di solito è una componente di ogni condizione muscolo-scheletrica del tratto lombosacrale.

Incredibilmente la rigidità muscolare è spesso ignorata dalle professioni mediche convenzionali..
Anche i Chiropratici di solito relegano la rigidità muscolare ad una posizione di minore importanza rispetto al posizionamento e alla funzione articolare.
Forse l’importanza della muscolatura rigida viene trascurata perché non è rilevabile  radiograficamente o nei risultati di esami di laboratorio.
Per questo motivo è importante l’operato dei terapisti manuali specializzati in Rieducazione Posturale Globale RPG-Souchard, in quanto sono altamente specializzati nella valutazione del paziente seguendo un ragionamento clinico che prevede anche palpazione muscolare ed articolare e sono inoltre specializzati nelle tecniche di trattamento globali del sistema muscolo-scheletrico.

Quando un muscolo si contrae volontariamente, il suo tono è inevitabilmente alto.
Tuttavia, quando un muscolo è a riposo e non lo si sta contraendo volontariamente, a parte una piccola quantità di tono di base per mantenere la corretta posizione delle articolazioni, dovrebbe essere rilassato e questa condizione è chiamata tono muscolare basale (a riposo).

Un tono basale maggiore della quantità necessaria per mantenere la postura articolare è ciò che definisce un muscolo ipertonico.
Altri termini, spesso usati come sinonimi, sono spasmo, crampo, contrattura e rigidità.

Meccanismo della muscolatura globalmente rigida.

Il meccanismo fisiologico di un muscolo globalmente rigido è determinato dalle fibre del fuso muscolare (note anche come fibre fusali).
Le fibre del fuso muscolare si trovano all’interno del ventre di un muscolo e decorrono parallele alle sue fibre muscolari.
Così come le fibre muscolari, le fibre fusali hanno la capacità di contrarsi e rilassarsi.
Possiedono, però, anche un’altra caratteristica che le normali fibre muscolari non hanno.
I fusi muscolari sono, inoltre, cellule recettrici che hanno la capacità di rilevare ogni tipo di allungamento e sono sensibili sia alla velocità sia alla quantità di allungamento.
La sensibilità della impostazione dei fusi muscolari è determinata dalle vie extra-piramidali che sono vie motrici che hanno origine dalle aree motrici della corteccia cerebrale e giungono al corno anteriore del midollo spinale dove prendono rapporti oltre che coi MotoNeuroni Alfa anche coi MotoNeuroni Gamma e  e questi ultimi (i MNGamma) possono ordinare loro di contrarsi e irrigidirsi o consentire loro di essere rilassati e “sciolti”.
Più sono tesi i fusi muscolari, più sono sensibili allo stiramento; più sono “sciolti” e rilassati, più sono tolleranti all’essere allungati.
Se un muscolo viene allungato, tutte le fibre all’interno del muscolo, sia intra sia extra fusali, vengono allungate.
Se questo allungamento si verifica rapidamente o è maggiore di quanto le fibre del fuso possano comodamente consentire, viene inviato un segnale afferente al  midollo spinale.
Le vie afferenti fanno sinapsi anche con i neuroni motori inferiori (LMN) che ritornano al muscolo, ordinando alle fibre extra fusali del muscolo di contrarsi.
Questo è chiamato riflesso miotatico diretto, o riflesso di stiramento, ed è di natura protettiva.


Irrigidendo il muscolo, l’allungamento viene interrotto e il muscolo viene protetto dall’eccessivo allungamento e forse dallo strappo.
Il riflesso d’allungamento è solitamente pensato solo come protezione di un muscolo da forze forti come ad esempio i colpi di frusta; tuttavia, il riflesso miotatico è anche responsabile della regolazione del tono a riposo della muscolatura.
Quando la corteccia motoria per mezzo del MotoNeurone Gamma invita le fibre del fuso all’interno di un muscolo a contrarsi, queste si accorciano.
Quindi, quando la persona si muove, non appena quel muscolo viene allungato anche di una piccola quantità più della lunghezza dei suoi fusi, il riflesso da stiramento farà contrarre le fibre del muscolo al livello di tensione impostato per i fusi.
In questo modo, la lunghezza delle fibre di un muscolo, o il suo tono, corrisponderà alla lunghezza e al tono impostati per i suoi fusi.
Il termine memoria muscolare è spesso usato per descrivere questo tono di base di un muscolo. La memoria muscolare risiede nel sistema nervoso centrale e non nel muscolo stesso.

Cause della muscolatura globalmente rigida
Ci sono una serie di cause per la muscolatura rigida a livello globale.
Quattro delle cause più comuni sono le seguenti:
1. Sovraffaticamnento per un’eccessiva attività
2. Uso di splint, gessi o tutori.
3. Accorciamento adattivo
4. Allungamento eccessivo
In ogni caso, il tono della memoria muscolare impostato dalla corteccia motoria e il riflesso di stiramento del muscolo sono aumentati.
Quando un paziente si presenta clinicamente con muscolatura rigida, i meccanismi delle cause sono spesso sovrapposti.

Affronterò questi argomenti nelle prossime pubblicazioni sul sito AIRPG.IT

STAY TUNED

 

bibliografia:

Joseph E. Muscolino: Manual Therapy for the Low Back and Pelvis A Clinical Orthopedic Approach. 2015 Wolters Kluwer Health

Ph. E. Souchard: Rieducazione Posturale Globale RPG. 2012 Elsevier

Ph. E. Souchard: Deformazioni morfologiche della colonna vertebrale – Trattamento fisioterapico con il Metodo RPG. 2016 EDRA

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